Vetro

Vetro Riciclato, ecco come

Fra le importazioni che si effettuano tutt'ora in Italia, non c'è solo la carta da macero, ma anche 170.000 tonnellate di rottame di vetro. 

Le vetrerie italiane infatti hanno bisogno di quantità di rottame maggiori rispetto a quelle raccolte dalle famose campane. 

Da un contenitore usato potrà nascere una nuova bottiglia, vaso o flacone, con le stesse caratteristiche qualitative del prodotto ottenuto con le materie prime "vergini". 

Il vetro insomma è davvero un materiale fungibile: un coccio vale un intero.

Un milione di tonnellate di rottame di vetro rifuso in vetreria permette un cospicuo risparmio di materie prime ed energia rilevante: 

960.000 tonnellate di materiale di natura estrattiva, soprattutto sabbia;

240.000 tonnellate di soda;

133.000 Tep (tonnellate equivalenti petrolio).

La percentuale di rottame che si può utilizzare nella produzione di vetro nuovo è molto alta. In Europa esistono impianti pilota che utilizzano rottame di vetro al 100%, grazie a sistemi di raccolta e selezione che garantiscono un elevato livello qualitativo del rottame, con totale assenza di materiali estranei "inquinanti".

Mediamente oggi le vetrerie italiane impiegano rottame nella misura del 50%; alcune, che producono vetro verde, aumentano tale quota fino all'80%. Con vantaggi notevoli anche sul piano dei consumi energetici poiché l'incremento del 20% di rottame di vetro nella miscela vetrificabile consente un risparmio medio del 2,5%-3,0% dell'energia totale impiegata per la fusione.

Il vantaggio ambientale del recupero del vetro non si ferma qui: pensiamo anche alla riduzione della massa di rifiuti solidi urbani conferiti in discarica o nell'inceneritore. Con un buon risparmio per i comuni: portare 1 kg di vetro in discarica costa circa 100 lire, raccoglierlo con le campane 25.

Iniziata sul finire degli anni 70, la raccolta differenziata del vetro in Italia produce ormai circa 11 kg pro capite annui, e il tasso di riciclo (cioè la percentuale di vetro riciclato sul totale del vetro immesso sul mercato) è arrivato al 52%. E' come se una bottiglia su due fosse prodotta con vetro riciclato. 

Andiamo meglio di Grecia, Spagna, Portogallo e Gran Bretagna, i fanalini di coda a livello europeo. Ma si può fare di più.

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